L’altro volto delle cose – appunti di scrittura
Scrivere. È una delle attività più diffuse al mondo, ma allo stesso tempo non esiste “una” scrittura o “la” scrittura. Non del tutto. Migliaia, milioni di persone scrivono. Un diario, una lettera a un amico lontano che sostituisce una tazza di caffè ostacolata da troppi chilometri di distanza. Un messaggio, una poesia, un racconto. Alzi la mano chi non è mai stato scrittore, anche solo dopo un pomeriggio di gioia o una notte insonne. Nessuno, vero?
Ecco, di questo stiamo parlando.
C’è poi chi dello scrivere fa una professione. Chi grazie al copione anima i propri attori. Chi aspira a pubblicare un romanzo, chi lo conserva nel cassetto e chi già si vede ospite d’onore di un festival letterario. Ma questa non è che l’esteriorità delle cose, pur con tutto il dovuto rispetto per ogni forma d’immaginazione.
A molti basta procedere coltivando la più umile delle passioni: per scrivere basta infatti una matita e un pezzo di carta, il retro di un foglio o il bordo di una pagina di giornale. Nient’altro. Il resto si sprigiona da dentro, diventa altro, ci afferra per mano, ci prende, sorprende, riprende. Ci fa perdere per strada e poi ci riporta a casa. Ci ricongiunge. Ci insegna il coraggio dell’umiltà.
Scrivere è mettere in fila i punti interrogativi, plasmarli, guardare le vie di fuga, i punti ciechi, gli angoli male illuminati, il nesso tra palese e celato. È depurarsi dall’ovvio e dal già detto. Risistemare occhiali e bussola. Prendere da parte il flusso delle cose, cristallizzarlo, farlo proprio, riviverlo, farne parte ed esserne consci. Guardare alla propria vita, se serve, e farne oggetto di un racconto autobiografico.
Non ho la presunzione di insegnare un metodo di scrittura, mestiere che spetta a chi coltiva la passione per il proscenio. A me interessa la fucina, il laboratorio e tutti quei luoghi in cui gioiosamente ci si sporca le mani con la materia viva. Tuttavia, nel mio piccolo, scrivere e avere confidenza con le parole mi concede al confronto con altre persone e mi arricchisce.

Come nel caso de “L’altro volto delle cose”, il corso che tengo presso la Biblioteca Civica Carlo Bonetta di Pavia assieme all’amico e collega Davide Ferrari. Non scrittura creativa in senso stretto; piuttosto scrittura consapevole finalizzata a capire il potere della parola. Giochiamo con la consapevolezza dell’esprimersi, proponendo un metodo che setaccia la scrittura e, con essa, noi stessi. La nostra è una cassetta degli attrezzi e contemporaneamente un percorso che attinge a esperienze di varia natura, sparse tra scrittura creativa propriamente detta, storytelling, online, teatro, informazione.
Scrivere dice di noi molto più di quello che le nostre parole sono in grado di proferire. Mette ordine nel magma del sentire e fa andare la parola al di là delle parole. Si scrive per dirsi. Per dire a se stessi. Per ascoltare la propria voce come fosse cosa inedita.
Durante le sessioni di studio fogli, frammenti, esercizi e suggerimenti che fanno parte di questi nostri mercoledì sera in biblioteca stanno prendendo la forma di un affascinante racconto corale. Parlare di sé, di un viaggio in treno, di candele spente e accese a ogni compleanno, anno dopo anno, a segnare lo scorrere di un tempo fuggitivo che la memoria custodisce come un eterno, diafano presente è solo un sottoinsieme di quel grande racconto complessivo che ognuno di noi affronta. Giorno dopo giorno.
Questa trama merita di essere svelata, con tutta la delicatezza del caso. Anche solo a noi stessi, confidandoci al nostro diario. O scrivendo sul retro di un foglio. L’importante è non lasciare che vada perduta, perché con essa finiremmo per perdere una scheggia di noi.
Infinitesimale.
Insostituibile.

Consulente per la comunicazione digitale. Mi occupo di Content Strategy, Content Marketing e Storytelling. Aiuto i miei clienti a progettare narrazioni e contenuti digitali che funzionano e portano risultati misurabili. Il mio approccio è media neutral: utilizzo indifferentemente testi, immagini e video per creare valore tangibile. Organizzo corsi di formazione in azienda, insegno presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Ho condensato parte del mio metodo di lavoro nel volume “Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole” (Flaccovio, 2016), con l’obiettivo di aiutarti a produrre contenuti di livello eccezionale.