Facebook e la questione investimenti
La domanda non è banale. Quanto vale Facebook? E perché si dovrebbe investire nel social network di Zuckerberg quando non ha mai dato prova concreta di questo suo valore economico? A porsi il quesito non è uno scettico qualsiasi – cosa che peraltro non toglierebbe legittimità alla domanda – ma il Financial Times.
Che rincara la dose, affermando: “Non ci sono i numeri per poter ricostruire il quadro finanziario del social network.” Martedì, i russi di Digital Sky Technologies hanno reso noto di aver pagato 200 milioni di dollari in cambio di un pacchetto azionario pari al 2%. Dato che nel 2007 Microsoft ha messo sul piatto 240 milioni per la stessa quota, si può dire che due anni fa Facebook valeva 15 miliardi di dollari e oggi ‘solo’ 10. Intanto, altri 100 milioni di dollari dovrebbero arrivare – dalla stessa Digital Sky Technologies – tra qualche mese.
Prima domanda: da cosa dipende questo calo nella valutazione complessiva del social network? Non lo sappiamo.
Allo stesso tempo, però, Ft.com si lamenta del fatto che Facebook si rifiuta di divulgare le proprie performance finanziarie. I ricavi, a quanto pare, sono cresciuti del 70% lo scorso anno e lo stesso Zuckerberg si aspetta un cashflow positivo anche nel 2010.
Seconda domanda: perché allora Facebook ha bisogno di finanziamenti extra? Digital Sky Technologies possiede quote di svariate aziende online, in Russia ma anche nell’est Europa, tra cui alcuni social network. Forse sono stati allettati dalla promessa (eterna) di monetizzare l’asset Facebook. Una sfida, questa, non ancora raggiunta pienamente.

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