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Lato C: in televisione, tra comunicazione aziendale e pubblicità


Da sempre interessato alle intersezioni tra televisione e nuovi media, non potevo farmi scappare l’occasione di parlare di Lato C. Come saprete, è il nuovo format televisivo creato dall’omonima agenzia, in collaborazione con il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano e il Consorzio Polidesign. In onda su Deejay TV da sabato 22 ottobre, sono previste quattro puntate unite dal fil rouge della comunicazione etica e responsabile. Protagoniste del programma sono infatti A.L.I.Ce. Italia Onlus in collaborazione con Boehringer Ingelheim Italia, Confida, Bausch & Lomb Italia, AIRC-Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

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Il meccanismo di questo talent show è molto semplice. Posto l’obiettivo di mostrare al pubblico la genesi del processo creativo alla base di una campagna pubblicitaria e di comunicazione aziendale, Lato C ospita in ogni puntata gli studenti del Master Art e Copy del Politecnico di Milano. Vengono formati quattro team creativi, composti da due giovani professionisti che lavoreranno sotto la guida di due tutor.

Le aziende coinvolte passano alle squadre i loro brief creativi– spiega a Segnalezero.com Alessandro Nebuloni, amministratore delegato di Lato C. – Da quel momento in poi lo schema narrativo è tale per cui l’azienda ha la possibilità di raccontarsi al pubblico, e lo fa mentre condivide con i telespettatori i propri progetti, realizzati dai concorrenti”.

Chiude il cerchio una giuria di esperti (formata tra gli altri da Gio Tirotto, Claudio Sinatti, Fabio Novembre, Saturnino, Alex Infascelli, Stefano Quaglia) alla quale spetterà il compito di assegnare il premio finale: un contratto presso l’agenzia Lato C.

L’idea del talent è nata circa un anno fa in senso al gruppo di lavoro dell’agenzia. Durante l’intervista, il programma viene definito “vaccino” contro l’inerzia del mercato. “Noi professionisti stiamo vivendo uno scenario a dir poco statico – prosegue Nebuloni. – Scenario che impone riflessioni importanti. Le agenzie lavorano sempre più con budget risicati, mentre nel frattempo i clienti chiedono di spingere sul pedale dell’innovazione: salvo poi spaventarsi quando vengono presentati loro progetti coraggiosi e innovativi”.
L’ad di Lato C confessa una certa difficoltà iniziale a trovare un editore pronto a scommettere su un programma di questo tipo. Molto positivo, al contrario, il responso da parte del pubblico e delle aziende che non conoscevano il talent show condotto da Diego Passoni.

Crediamo che il territorio compreso tra web e tv sia luogo privilegiato per poter lavorare a fianco del largo consumo – conclude Nebuloni. – Di sicuro questa iniziativa ci darà nuovi stimoli per proporre nuovi progetti che valorizzino i canali utilizzati e il contenuto”.

Lato C è già al lavoro su un paio di idee, stavolta pensate per coniugare multicanalità, mondo della scuola, aziende. “Sarà un format televisivo: si parlerà di alimentazione, sport e altri temi collegati al mondo dei giovani”.

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